OCT SLO


OCT SLO




Grazie alla tomografia a coerenza ottica (OCT) e all’oftalmoscopia a scansione laser (OCT/SLO) lo studio della retina, ha subito nell’ultimo decennio notevoli progressi, dal primo OCT Time Domain del 1997 ad  oggi con l’OCT / SLO  abbiamo un strumento veloce e versatile, che può fornire immagini ad alta definizione (nell’ordine di 3 micron pari a 3 millesimi di millimetro). Ciò ha cambiato in maniera sostanziale il modo di capire, studiare, seguire e curare numerose patologie.

Punti di forza di questa innovativa tecnica diagnostica oculistica sono la semplicità, rapidità, affidabilità e ripetibilità dell’esame, la non invasività poiché non richiede l’uso di radiazioni ionizzanti né di  iniezione di  mezzo di contrasto.
Con l’ OCT/SLO
  si ottengono, in tempo reale, immagini di sezioni retiniche, equivalenti a quelle istologiche. Il campo di applicazione è nelle patologie della retina e del nervo ottico:

  • maculopatie
  • malattie ereditarie (ad esempio la retinopatia pigmentosa )
  • malattie vascolari ( retinopatia diabetica , occlusioni venose arteriose, venose )
  • patologie vitreali ( sindrome dell’interfaccia vitreoretinica, edemi di origine trattiva, fori)
  • retinopatie legate a difetti visivi (come la retinopatia miopica )
  • malattie infiammatorie
  • tumori
  • patologie del nervo ottico e in particolare la diagnosi glaucoma).

È quindi oggi l’ OCT/SLO un esame essenziale e preliminare a interventi di vitrectomia e trattamento di patologie causate  da vasi anomali come la maculopatia senile e la maculopatia miopica.

L’OCT è idoneo anche per la diagnosi e il controllo dello sviluppo di un danno al nervo ottico in presenza di un glaucoma: consente di effettuare stratigrafie della testa del nervo producendo un’immagine ad alta risoluzione che fornisce numerose informazioni sullo stato delle fibre nervose.

L’OCT consente inoltre lo studio della struttura della cornea  indispensabile in molte patologie come il cheratocono, le distrofie corneali, le cicatrici, i traumi corneali.

Con l’OCT si può inoltre studiale la camera anteriore dell’occhio e l’angolo irido corneale: esame fondamentale nel glaucoma ad angolo stretto  (anche nella pianificazione della terapia con l’iridotomia YAG laser), ma anche nelle patologie infiammatorie, degenerative  e tumorali della camera anteriore dell’occhio.