Tonometria


La Tonometria




In ogni visita oculistica dell’adulto è indispensabile misurare la pressione intraoculare. La pressione dell’occhio è legata alla circolazione di un liquido che si chiama umor acqueo.

Questo liquido  viene prodotto dall’occhio stesso a livello del corpo ciliare: un’alterazione della sua ” circolazione” può  determinare un aumento della pressione intraoculare che può portar ad una malattia molto grave dell’occhio, il Glaucoma. Molto spesso l’aumento della pressione dell’occhio è asintomatico, ecco perché la misurazione della pressione è un atto fondamentale di una visita oculistica.

Con glaucoma si intende un insieme di malattie dell’occhio caratterizzate da un aumento della pressione dell’occhio che determina un danno progressivo del nervo ottico, che è la connessione tra l’occhio e la corteccia cerebrale occipitale (la regione del cervello deputata alla visione) con conseguente danno progressivo del campo visivo.

Il glaucoma si instaura per un aumento della pressione intraoculare (IOP). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità colpisce circa 55 milioni di persone nel mondo ed è una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta e le maculopatie. Recenti studi hanno dimostrato che il 2% della popolazione italiana sopra i 40 anni soffre di glaucoma.

Il glaucoma se non diagnosticato e curato può portare a cecità.  Il fattore di rischio più importante per il glaucoma è l’età, oltre ad eventuali fattori ereditari. Superati i 40 anni è quindi consigliabile effettuare, anche in assenza di sintomi, una visita oculistica completa.

La pressione dell’occhio si può misurare con :
1) Tonometro a soffio (non a contatto)

È uno strumento utilizzato per misurare la pressione intraoculare, ma non richiede alcun contatto con la superficie oculare (cornea). È composto da una base, dalla quale viene estratto una sorta di puntatore che viene avvicinato all’occhio del paziente, che deve mantenere lo sguardo fisso e gli occhi ben aperti. Quindi dal puntatore viene prodotto un getto d’aria verso l’occhio: quando la cornea viene leggermente schiacciata da questo getto, un raggio di luce è riflesso dalla cornea stessa per poi essere captato da una fotocellula (presente sul puntatore stesso). Il tempo necessario ad “applanare” la cornea, in funzione della forza del getto d’aria, fornisce i valori della pressione intraoculare, che vengono poi mostrati su uno schermo digitale che si trova sul puntatore stesso. Lo strumento è dotato anche di un misuratore sello spessore della cornea (pachimetro) che consente di dare un valore della pressione oculare ancora più corretto. In genere per ottenere valori più precisi vengono effettuate diverse misurazioni, data la possibile variabilità tra una misurazione e l’altra. Il grande vantaggio di questa tecnica è che – non essendoci un contatto con la cornea -; lo strumento può essere usato senza anestesia topica ed anche in pazienti poco tolleranti come i bimbi

2) Tonometro ad applanazione di Goldmann (a contatto)

È lo strumento più diffuso e più preciso: si compone di un corpo contenente   una piccola bilancia a torsione. La porzione superiore è invece costituita da una sottile staffa metallica alla cui estremità viene posizionato un cono semitrasparente. Questo cono viene portato dall’oculista a contatto con l’occhio e, in base alla resistenza opposta dalla superficie oculare, si ottiene il valore della pressione intraoculare.  L’esame richiede l’istillazione di un goccia di collirio anestetico e la colorazione del film lacrimale con fluoresceina.